Riportiamo un interessante articolo di Jamie Ashbrook (Radio Tips, 22/11/2017) che spiega come funziona una stazione radio e come iniziare a trasmettere on line subito, senza troppi investimenti…
Categoria: Storia della radio
In Italia, dall’inizio delle trasmissioni degli anni Venti fino al dopoguerra, la messinscena radiofonica era considerata soprattutto un mezzo di propaganda. In seguito venne la musica a monopolizzare l’interesse degli ascoltatori. Ma intanto le possibilità del teatro radiofonico crebbero anno dopo anno.
L’uccellino della radio
Il vero nome di quello che i più conoscono come l’uccellino della radio è: segnale di intervallo. Si poteva ascoltare negli intervalli durante le pause o fra una trasmissione generata in un certo luogo e una generata in un altro. Una sequenza di quattro suoni simili a cinguettii utilizzati in onde medie e corte dall’EIAR e poi dalla RAI, in particolare quando cambiava la stazione generatrice del segnale (circostanza detta di inversione).
Nel 1910, l’ingegner Luigi Ranieri dette l’avvio a un progetto di radio prima della radio. Lo chiamò Araldo telefonico e le sue trasmissioni coprivano tutta la città di Roma. L’Araldo Telefonico fu attivo dal 1909 e fu il primo sistema di broadcasting italiano.
Molti sono i lavori di prosa e fiction di RadioRai e tanti i premi che l’azienda di Stato è riuscita ad accaparrarsi per l’ottima qualità e originalità delle opere proposte. Un patrimonio reso ancor più prezioso grazie a un attento e innovativo lavoro di realizzazione tecnica.
Una serie di tappe storiche, con un approccio tecnico ma anche sociale, che segnano la storia della radio, un mezzo di comunicazione che non finirà mai di stupirci per funzionalità sempre nuove e diverse che acquisisce col tempo e unendosi ad altri media.
L’invenzione della radio è frutto di una serie di esperimenti tenuti alla fine dell’Ottocento che dimostravano la possibilità di trasmettere informazioni tramite le onde elettromagnetiche, dal coesore al DAB di oggi. Dunque, basta far viaggiare le onde, ma come?