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Storia della radio

Prima della radio la radio fu l’Araldo telefonico

Nel 1910, l’ingegner Luigi Ranieri dette l’avvio a un progetto di radio prima della radio. Lo chiamò Araldo telefonico e le sue trasmissioni coprivano tutta la città di Roma. L’Araldo Telefonico fu attivo dal 1909 e fu il primo sistema di broadcasting italiano.

Araldo telefonico
Poster d’epoca che reclamava l’Araldo telefonico di Bologna

Da Piazza Poli 37 a Roma, l’Araldo telefonico di Luigi Ranieri irradia un palinsesto di radio trasmissioni dall’autunno del 1923. Di fatto questo sistema sarebbe da considerare la prima emittente in Italia. Addirittura precedente alla Radiofono di Guglielmo Marconi e all’URI.
L’Araldo telefonico ebbe una durata breve ma segnò in modo profondo il sistema di trasmissione via etere. Per questo motivo, l’ingegner Luigi Ranieri è ricordato come un grande inventore e il fautore della trasmissione radio in Italia. In Ungheria un’esperienza molto simile era già stata fatta da Tivadar Puskás che aveva fatto sviluppare alla fine dell’800 il telefono Hirmondò.

L’idea dell’Araldo telefonico, come quella dell’Hirmondò era semplice: in certe fasce orarie, chi possedeva il telefono e uno speciale ricevitore attivato a una linea dedicata poteva ascoltare, alzava la cornetta formulava una richiesta al centralino e poteva ascoltare:

  • I notiziari dell’agenzia Stefani, antenato del Giornale Radio
  • Le quotazioni in Borsa
  • Le previsioni del Tempo (detto anche il Bollettino dei presagi)
  • Il segnale orario (detto Annunzio dell’ora), che era in comunicazione diretta con il Regio Osservatorio del Collegio Romano, per fare ascoltare il rintocco del “Punto di Mezzogiorno”

Dopo 4 anni di attività, la primordiale radio-telefonica di luigi Ranieri contava circa 1300 abbonati paganti solo a Roma. Si pensò così di estendere il business a Milano, dove riscosse subito un grande successo di utenti (che non erano definibili ancora proprio come pubblico radiofonico…). Con l’estensione della sua copertura, il servizio iniziò a comprendere anche altri servizi. Un nuovo programma fu il Teatro recitato al telefono. la compagnia delle Podrecca trasmetteva scenette comiche e drammatiche.

Il servizio Araldo telefonico iniziava a costituirsi come una struttura da competitor rispetto alle compagnie estere che guardavano e analizzavano crescere il Mercato radiofonico… Nel 1922 nacque la società Radio Araldo ma gli impianti della concorrenza erano già troppo potenti e avanzati.

In piazza San Claudio a Roma fu installato un trasmettitore. La piccola emittente italiana fu spinta dal Governo nazional-socialista a costituirsi come unica realtà radiofonica italiana insieme ad altri gruppi attivi del settore. Ma l’ingegner Luigi Ranieri rifiutò l’offerta. Grazie all’aiuto finanziario di pochi suoi affezionati fedeli ascoltatori, l’Araldo telefonico continuò a esistere solo a Bologna.

Successivamente, l’Araldo telefonico si accordò con l’EIAR e divenne la prima emittente privata. Le trasmissioni si limitarono per questi ultimi anni solo ai vecchi programmi di teatro e al segnale orario con il Punto di Mezzogiorno. Nel 1943 la dolce creatura radio-telefonica dell’ingegner Luigi Ranieri smise del tutto di esistere.