Il 6 ottobre del 1924 andò in onda la prima trasmissione radiofonica italiana. Erano le ore 21 quando Maria Luisa Boncompagni dai microfoni della neonata URI (Unione Radiofonica Italiana) annunciò l’inizio delle trasmissioni dalla stazione di Roma S. Filippo (nel quartiere Parioli di Roma, che all’epoca era aperta campagna).
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Nel 1910, l’ingegner Luigi Ranieri dette l’avvio a un progetto di radio prima della radio. Lo chiamò Araldo telefonico e le sue trasmissioni coprivano tutta la città di Roma. L’Araldo Telefonico fu attivo dal 1909 e fu il primo sistema di broadcasting italiano.
Una serie di tappe storiche, con un approccio tecnico ma anche sociale, che segnano la storia della radio, un mezzo di comunicazione che non finirà mai di stupirci per funzionalità sempre nuove e diverse che acquisisce col tempo e unendosi ad altri media.
Guglielmo Marconi
Guglielmo Marconi è considerato tra i padri della radiofonia, nacque a Bologna il 25 aprile 1874, secondo figlio di Giuseppe Marconi, ricco possidente terriero, e Annie Jameson, irlandese. Con i primi studi condotti anche a Firenze e Livorno, dimostrò grande interesse per la scienza della Fisica e in particolare modo per i campi elettrici. Studiò i lavori di Maxwell, Hertz, Righi e Lodge.