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Artisti di prosa radio

Aroldo Tieri

Aroldo Tieri ha segnato la storia della radio, del cinema e in particolare del teatro italiano. Nato a Corigliano Calabro il 28 agosto 1917, figlio del giornalista e commediografo Vincenzo, è uno degli interpreti più eleganti e rigorosi della scena teatrale italiana dal dopoguerra.

Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice (foto Ansa)
Aroldo Tieri e Giuliana Lojodice (foto Ansa)

Aroldo Tieri amava definirsi “un attore per tutte le stagioni”. Si sentiva al proprio posto solo in scena, moderno e acuto nelle sue interpretazioni. La sua aratteristica è la tenacia e l’impegno da primo attore che si offre volentieri e con qualità come spalla ai più grandi iinterpreti: Totò, Paolo Stoppa, Romolo Valli, Luigi Vannucchi, Giorgio Albertazzi…
Aroldo Tieri si diploma nel 1937 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Quello stesso anno esordisce in teatro nella Compagnia dell’Accademia che mette in scena il Mistero della Natività, con la regia di Tatiana Pavlova.
Dal 1938 al 1941 prende parte come attor giovane alla Compagnia del Teatro Eliseo, passata alla storia per le interpretazioni di Gino Cervi e Andreina Pagnani. Qui recita nella Dodicesima notte e Le allegre comari di Windsor di W. Shakespeare. Lavora sui testi di Puget, Testoni, Lodovici e, dal dopoguerra, anche su Pirandello. Ne “La rabbia nel cuore” interpreta il ruolo dell’adolescente psicopatico e rivela un talento fuori dal comune di attore moderno. Sempre attento a tutte le sfumature psicologiche dei personaggi, passa al teatro di Vanderbergh. Si sente a proprio agio anche nelle commedie leggere di Rattigan, Barry e Greene. Quindi comincia a lavorare nel teatro di rivista con Garinei e Giovannini. Accanto a lui ci sono la Magnani, Totò, Gino Cervi, Walter Chiari e molti altri grandi attori.

Ma è tra la metà degli anni ’50 e gli anni ’60 che si dedica alla radio e al teatro. Nel 1952 forma una compagnia con Carlo Ninchi e Olga Villi. Affronta con successo un repertorio eclettico che comprende la rivista con Anna Magnani e poi con Walter Chiari. Quindi arriva la televisione che gli dà notorietà con l’adattamento del romanzo di Dickens Nicola Nickleby e poi come conduttore di Canzonissima nel 1960.
Nel 1965 fonda la compagnia Tieri-Lojodice, con Giuliana Lojodice che nella vita rimarrà sempre la sua amata compagna. La compagnia si contraddistingue sempre per la classe e l’intensità delle interpretazioni.

La coppia è stata tra le più longeve e affiatate del teatro italiano. In quasi quaranta anni di attività ha affinato qualità interpretative e scelte sofisticate di repertorio. Fra i testi adottati dalla compagnia Tieri-Lojodice: Shakespeare, Pirandello, Salacrou, Ugo Betti, André Roussin. I vertici sono comunque stati raggiunti per la critica di tetaro con Un marito, intenso inedito di Italo Svevo con la regia di Gianfranco de Bosio, Il Misantropo di Moliere con la regia di Luigi Squarzina, e con Marionette che passione di Rosso di San Secondo e la regia di Giancarlo Sepe.

Alla radio Aroldo Tieri è stato interprete di molti radiodrammi fin dagli anni ’50. Una voce inconfondibile, calda e intensa. Poliedrico e capace di grandi caratterizzazione dei personaggi, come è evidente ascoltandolo nei Racconti romani di Moravia del 1954 (che potete seguire qui sotto…).

Ospite fisso in Gran Galà, ha partecipato a due edizioni di Gran varietà con Giuliana Lojodice. Nella prima edizione del 1969, la coppia interpreta Leonida ed Esmeralda: una coppia romantica, colta e snob che crede di essere diversa da tutte le altre. Nella seconda edizione di Gran Varietà (1976) Aroldo Tieri interpreta il personaggio del Divino Creaturo che ebbe grande successo di pubblico, così come molti altri personaggi di quella trasmissione.
Doveroso ricordare per la prosa radiofonica, anche le interpretazioni di Aroldo Tieri in Il misantropo di Molière (regia di Flaminio Bollini, trasmessa il 1º giugno 1961) e in Margò di Francis Durbridge (regia di Guglielmo Morandi, trasmessa in 10 puntate dal 19 al 30 giugno 1967, che potete seguire qui sotto…).

Assieme a Giuliana Lojodice Aroldo Tieri ha interpretato spettacoli di grande popolarità e alto livello. Con la firma di registi come Sbargia o Squarzina, lo abbiamo visto ne Il gioco delle parti di Pirandello, Un maritò di Svevo, Candida di Shaw a Il misantropo di Moliere… sino a Un marito ideale di Oscar Wilde e Marionette che passione di Roso di San Secondo, che segna l’inizio della collaborazione con il regista Giancarlo Sepe.
La coppia è in scena anche in Care coscienze, cattive memorie di Horowitz e ne L’amante inglese di Marguerite Duras del 1999, dopo il quale Tieri si ritira dalle scene.
Nella notte del 29 dicembre 2006 si spenge Aroldo Tieri, il “signore” della scena. Ha 89 anni. L’attore era ricoverato nella clinica San Valentino a Roma, dove è morto tra le braccia della moglie Giuliana Lojodice, che ne ha dato notizia.
I funerali si svolgono sabato mattina alle 11 alla parrocchia Stella Mattutina, alla Balduina di via Lucilio 2.

«Il mio ricordo all’amico, alla sua accattivante ironia, alla sua grande umanità e alle emozioni che ci ha regalato con la sua bellissima voce dal timbro così raro da renderlo
inconfondibile» Francesco Rutelli