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Artisti di prosa radio

Renzo Montagnani

Molti ricordano Renzo Montagnani per interpretazioni leggere in commedie sexy anni ’70 e i varietà degli ’80. Di lui però si deve dire che sacrificò un grande talento  per amore e per le vicende di una vita sfortunata.

L’attore Renzo Montagnani nacque ad Alessandria l’11 settembre 1930. Il suo accento toscano lo eredita dal padre Guido, originario di Prato.

Anni cinquanta e sessanta

Renzo Montagnani
Renzo Montagnani

Entra in varie compagnie teatrali, come quella di Enrico Viarisio e di Erminio Macario, abbandonando del tutto l’interesse per il mestiere di farmacista e concentrandosi sulla carriera d’attore. Nel 1959 si afferma in teatro recitando ne I sogni muoiono all’alba, di Indro Montanelli (del quale tre anni dopo verrà girato anche un film di cui è protagonista), e Marescalco dell’Aretino.

Renzo Montagnani si sposa nel settembre del 1959 con una delle Bluebell Girls, Eileen Jarvis, dalla quale ha un figlio nel 1963

Agli inizi degli anni sessanta si trasferisce a Roma per intraprendere la carriera cinematografica e televisiva. Torna all’attività teatrale dopo aver incontrato Valeria Moriconi, ed entra a far parte del gruppo “La compagnia dei quattro”, in cui milita per circa tre anni.

Per la grande prosa radiofonica Rai, recita in La donna del mare di Henrik Ibsen, con la regia di Corrado Pavolini, trasmessa il 7 dicembre 1956.

Contattato per lavorare anche in televisione partecipa al programma musicale Milledischi ma si afferma soprattutto grazie al tuo timbro di voce ben marcato, come attore radiofonico. Qui, in prosa e varietà (in particolare nel programma notturno Buonanotte fantasma di Bibi Faller ed Emanuela Fallini) ottiene il suo meritato successo di pubblico.

Anni settanta e ottanta

renzo montagnani
Renzo Montagnani, ritratto

Renzo Montagnani recita in film impegnati come Documenti su Giuseppe Pinelli e nel ruolo di Umberto Tancredi in Il delitto Matteotti di Florestano Vancini.

In televisione interpreta il ruolo del leader sovietico Iosif Stalin nello sceneggiato del 1975 La guerra al tavolo della pace.

Renzo Montagnani nel film La moglie in vacanza… l’amante in città (1980)

Mario Monicelli affermò che, da straordinario professionista, molto attento e intelligente, Montagnani  fu purtroppo sottovalutato perché, per ragioni di famiglia, doveva accettare qualunque proposta gli arrivasse.

Infatti, Montagnani ha sempre dovuto coprire ingenti spese per le cure del figlio Daniele. Gravemente malato, il figlio aveva subito una lesione durante il parto, nel 1963, finendo ricoverato in permanenza a Londra.

La critica lo rivalutò nel corso degli anni anche grazie a interpretazioni come quella del personaggio di Guido Necchi in Amici miei (atto 2 e 3).

Renzo Montagnani doppiatore

La voce di Montagnana fu quella di Philippe Noiret in Amici miei (atto 1), ma anche di Charles Bronson, Trevor Howard, il già citato Philippe Noiret, Claude Piéplu, Michel Piccoli, Jacques Jouanneau e molti altri.

Prestò la voce anche a Romeo (“‘r mejo der Colosseo”), il gattone arancione del film d’animazione disneyano Gli Aristogatti.

Negli anni settanta, era sua la voce metallica (per l’appunto camuffata) del satellite artificiale che avvertiva “UFO in avvicinamento” nella serie televisiva UFO.

E sempre negli anni settanta Montagnani prestò la sua voce fu molto apprezzata in svariate opere di prosa radiofonica in Radio Rai (Acqua cheta, Femminazione…) di cui al nostro Dizionario dei Radiodrammi consultabile on line o in PDF.

La scomparsa dell’attore

Renzo Montagnani morì il 22 maggio 1997 a Roma a 66 anni, lasciando la moglie Eileen e il figlio Daniele (che morirà anche lui per un cancro qualche anno dopo la morte del padre).

Montagnani soffriva da un paio d’anni di tumore ai polmoni che tuttavia non gli aveva impedito di continuare a lavorare.

I funerali si tennero il 24 maggio presso la Chiesa del Cristo Re a Roma.

È sepolto in Inghilterra assieme al figlio, nel piccolo cimitero della cittadina dove tuttora vive la moglie Eileen.