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Le voci della Radio

Alberto Sordi

Alberto Sordi nacque a Roma il 15 giugno 1920. Da sottolineare “attore” ma non solo comico: la sua scuola fu la Rivista e l’Avanspettacolo, il suo sogno quello di fare il comico.

In un mondo che convive con la guerra strappare una risata è davvero una cosa seria! E, allora, il giovane Alberto studia i comici, li ama, e di uno di loro ne diventa il doppiatore ufficiale: a 17 anni, infatti, vince il concorso della MGM, per dare la voce italiana a Oliver Hardy, la metà “più cospicua” del duo Stanlio e Ollio.

Alberto Sordi
Alberto Sordi

La carriera di Alberto Sordi incomincia proprio dai microfoni della sede RAI di Via Asiago 10 a Roma. I primi successi arrivano perché dà subito un corpo e una voce vera a personaggi comuni della nostra società. Proprio alla radio Sordi scopre il gusto di ritrarre i vizi degli italiani.

L’aspetto innovativo della comicità di Sordi risalta dalla Radio perché questo mezzo è quello giusto per entrare nelle case e dare una voce e lavorare su certi personaggi che, nell’epoca d’oro della prosa radiofonica, si fissano così bene nell’immaginario collettivo.

Il primo palcoscenico di Sordi è dunque proprio la Radio del dopo-guerra tra il 1948 e 1958. Da questo laboratorio escono il “Signor Dice” e il “Compagnuccio della Parrocchietta”, protagonista del programma “Vi Parla Alberto Sordi”, e poi “Mario Pio” e il “Conte Claro”…

Il personaggio del compagnuccio è da ritenere la radice di tutti i personaggi cui l’attore dette un corpo e un volto nei film. Anche se lo stesso compagnuccio, apparendo nel film del 1951 in un pellicola di Vittorio De Sica non del tutto riuscita “Mamma mia che impressione!”, non riscosse certo lo stesso successo rispetto al compagnuccio radiofonico…

 

Da ricordare anche il valore della musica che accompagnava immancabile ogni scena di Sordi: una colonna sonora fondamentale, un accompagnamento di classe firmato sempre dal compositore Piero Piccioni e la sua orchestra.