Categorie
Le voci della Radio

Claudio Capone

Claudio Capone nacque a Roma, città nella quale iniziò le prime esperienze giovanili come attore in televisione: fra l’altro, interpretò nel 1964 il personaggio di Cecchino Bellucci ne “Il giornalino di Gian Burrasca” diretto da Lina Wertmüller e, più tardi, fu nel cast della serie televisiva “Qui squadra mobile” trasmessa nel 1976.

Fu anche tra gli interpreti della riduzione teatrale di don Raffaello Lavagna su disco (1967) di Marcellino pane e vino, accanto a voci storiche come Riccardo Paladini, Luigi Almirante, Silvio Noto, Roldano Lupi. Così decise di dedicarsi esclusivamente al doppiaggio agli inizi degli anni Settanta.

Sposato e padre di due figli, fu doppiatore in film, telefilm, soap opera, cartoni animati e messaggi pubblicitari nazionali e locali. Tra i personaggi doppiati ricordiamo Ridge Forrester (Ronn Moss) nella soap opera “Beautiful” e il reverendo Eric Camden (Stephen Collins) della serie Settimo cielo. Suoi celebri doppiaggi sono anche Luke Skywalker (Mark Hamill) nella prima trilogia di “Guerre stellari”, Stephen Fry nel ruolo di Oscar Wilde nel film “Wilde”, Francesco Giuseppe nel ridoppiaggio della trilogia di Sissi, Brad Davis nella parte di Billy Hayes in “Fuga di mezzanotte”, John Travolta in “Face/off” e nel film “Phenomenon”, Steve Guttenberg dal primo al quarto capitolo della saga cinematografica di “Scuola di polizia”, Don Johnson nei telefilm “Miami Vice”.

Nel 1995 vinse il premio Leggio d’oro come miglior voce maschile televisiva per il doppiaggio di Ronn Moss in Beautiful.

Elegante e avvolgente, l’inconfondibile voce di Claudio Capone resta tuttavia legata soprattutto al commento di documentari e servizi in programmi di divulgazione scientifica, come Quark, Superquark, Geo & Geo, Nel regno degli animali, La macchina del tempo, Passaggio a Nord-Ovest, Ulisse e molti altri affini, tanto da divenire, nell’immaginario degli italiani, la voce narrante dei documentari naturalistici, scientifici e culturali per antonomasia.
Proprio per tale fama veniva spesso coinvolto, sempre come voce narrante, anche in versioni satirico-parodistiche di tali documentari.

Morì improvvisamente il 23 giugno 2008, all’età di 56 anni mentre era in Scozia in compagnia del documentarista Mauro Riga.

La prima puntata di Superquark andata in onda dopo la sua morte, il 3 luglio 2008, gli dedicò un omaggio. In tale circostanza un commosso Piero Angela lo definì «un uomo molto speciale, con il quale abbiamo percorso una lunga strada» e ricordò che «non soltanto possedeva una voce splendida e inconfondibile, ma la sua era soprattutto una lettura intelligente, che dava significato ai testi e contribuiva a renderli chiari».