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Le voci della Radio

Bruno Persa

Bruno Persa, noto soprattutto per i suoi numerosi doppiaggi al Cinema, nacque il 19 maggio 1905 a Gorizia, allora sotto la dominazione austriaca. In Radio non lavorò così tanto quanto la sua incredibile e conosciutissima voce avrebbe potuto.

A nove anni, insieme alla madre e al fratello maggiore Renato, Bruno Persa dovette trasferirsi a Graz, dove il padre era incarcerato per le sue idee irredentiste. Visse in questa città per tutta la durata della prima guerra mondiale. Al termine del conflitto, Gorizia divenne parte del territorio italiano e la famiglia Persa fece ritorno nella città d’origine.

Dopo la maturità al liceo fisico-matematico, Bruno partì per il servizio militare a Milano, dove seguì un corso di recitazione, non portandolo però a termine. Congedato con il grado di sottotenente, rientrò a Gorizia e lavorò impiegato, al fianco del fratello, nella ditta di spedizioni di famiglia.

Il suo carattere era schivo e riservato, e forse proprio per superare queste difficoltà di fare relazioni sociale, avviò la sua carriera di attore. Si fece le ossa in una compagnia amatoriale di Gorizia e nel 1927 fu scritturato nella compagnia di Ruggero Ruggeri. Nel 1929, con Maria Melato, interpretò La falena di Henri Bataille, accanto a Mario Besesti, Eugenio Cappabianca e Evi Maltagliati, tutti peraltro suoi futuri colleghi di doppiaggio nella CDC e in Radio RAI (EIAR).

Tra il 1932 e il 1933, con Annibale Betrone, Corrado Racca ed Ernesto Marini, girò a Torino tra gli stabilimenti FERT, il Palazzo Reale, Palazzo Madama e il Teatro Regio il film Villafranca, diretto da Giovacchino Forzano, uscito nelle sale il 19 gennaio 1934. Successivamente, venuto a conoscenza delle prime esperienze di doppiaggio a Roma, decise di partire per la capitale, dove si stabilì definitivamente.

Il doppiaggio di Bruno Persa

Dopo aver interpretato altri pochi film, Persa fu scelto da Nicola Fausto Neroni, direttore di doppiaggio per i film della Warner Bros., per doppiare Humphrey Bogart nel film La foresta pietrificata di Archie Mayo. Prestò ancora la sua voce dal timbro intenso e vellutato a Bogart in L’uomo di bronzo di Michael Curtiz e in Il terrore dell’Ovest di Lloyd Bacon, ma nel frattempo sopraggiunse la seconda guerra mondiale.

La guerra e Bogart

Humphrey Bogart, 1940
Humphrey Bogart, 1940

Grazie alla sua conoscenza del tedesco, durante il secondo grande conflitto, Persa diresse  con il grado di capitano l’ufficio censura della posta estera di carattere militare. Intanto, a Hollywood Bogart girava numerosi film di successo, tra i quali il capolavoro Casablanca di Michael Curtiz.

Nel 1942, dopo avere sposato Isae Zamboni e superato la morte del fratello trucidato dalle foibe nel 1945, Bruno Persa tornò a doppiare Bogart proprio in Casablanca. Accanto a lui Giovanna Scotto che prestò la voce a Ingrid Bergman.

Questa fu l’ultima occasione per Persa di doppiare l’attore-mito americano. In seguito fu Emilio Cigoli a prestare la voce a Bogart, non senza sollevare grandi critiche e proteste da parte del pubblico fan dell’attore statunitense…

Il periodo del dopo-guerra

Alla fine della guerra, Bruno Persa, recitò in prosa radiofonica per la Rai, Nina non far la stupida, di Arturo Rossato e Giovanni Capodivacca. La regia fu di Franco Rossi, e il radiodramma fu trasmesso per la prima volta il 25 giugno 1946. Un successo garantito dalla riconoscibilissima voce di questo attore che superò il problema della ripresa delle attività nel mondo civile del dopoguerra.

Tra il 1947 e il 1949 doppiò l’attore americano nei film Il grande sonno, La fuga, Il tesoro della Sierra Madre, Strada sbarrata, Il sapore del delitto, Sesta colonna, Una pallottola per Roy, L’isola di corallo e La città è salvaIl diritto di uccidere,

Nel 1952 Persa aderì con gli amici Gianfranco Bellini e Renato Turi, alla ARS, la società di doppiaggio fondata da doppiatori scontenti dei protagonismi di Cigoli e Panicali nella CDC. La crisi economica era forte e il lavoro scarseggiava. Così, pur sentendosi insoddisfatto dei metodi di lavoro della ODI, Persa tornò a lavorare appena due anni dopo il suo addio per la CDC.

Doppiò, tra gli altri: Whit Bissell, Rex Harrison, Anthony Quinn, Arthur Kennedy, Paul Meurisse, Jean Servais, Edoardo Toniolo, Umberto Raho e Gigi Reder.

Doppiò anche personaggi dei Classici Disney, come re Stefano ne La bella addormentata nel bosco e Mago Merlino ne La spada nella roccia. Questa attività gli fruttò, nel febbraio 1970, un attesissimo e meritato riconoscimento dal Centro Internazionale del film d’animazione.

Bruno Persa, voce di Mago Merlino
Bruno Persa, voce di Mago Merlino in “La spada nella roccia”, Disney 1963

Al premio seguì, nel 1973, una medaglia della CDC, la cooperativa di cui era stato uno dei fondatori e a cui aveva dedicato quasi trent’anni della sua vita.

Bruno Persa morì il 20 aprile 1983.

La voce di Bruno Persa