Il vero nome di quello che i più conoscono come l’uccellino della radio è: segnale di intervallo. Si poteva ascoltare negli intervalli durante le pause o fra una trasmissione generata in un certo luogo e una generata in un altro. Una sequenza di quattro suoni simili a cinguettii utilizzati in onde medie e corte dall’EIAR e poi dalla RAI, in particolare quando cambiava la stazione generatrice del segnale (circostanza detta di inversione).