Nata a Napoli il 6 dicembre 1908 in una nota famiglia di attori, tra cui spiccava suo nonno Alamanno Morelli, Rina Morelli iniziò a calcare le scene sin da piccola e divenne un’attrice e una doppiatrice italiana impareggiabile.
Rina Morelli fu compagna sulla scena e nella vita di Paolo Stoppa con il quale ha reso celebre il suo recitare caratteristico da donna sottomessa (con un più che burbero Stoppa, al limite del violento) ma al tempo stesso molto volitiva. Quasi un’antesignana dell’emancipazione della donna nell’arretrata società dell’epoca, nel 1933 debuttò nel doppiaggio presso gli studi della Metro-Goldwyn-Mayer di via Maria Cristina 5, a Roma. Fu la voce abituale di Katharine Hepburn, Ginger Rogers, Simone Simon e di Jackie Cooper (bambino nel film “Il Campione”).
La voce di Rina Morelli era duttile ed espressiva e riuscì a impreziosire le interpretazioni di Nina Foch (“I dieci comandamenti”), Judy Holliday (di cui sarebbe diventata la doppiatrice ufficiale), di Carole Lombard (“Vogliamo vivere!”), di Bette Davis (“Che fine ha fatto Baby Jane?”), di Gene Tierney (“Vertigine”) e perfino nella fata Fauna de “La bella addormentata nel bosco”.
(dal sito di Antonio Genna, i doppiatori italiani, la voce di Rina Morelli nel film “Il buio oltre la siepe”, in cui doppia Collin Wilcox).
Per il Cinema, la Morelli presta la sua sofferta sensibilità drammatica a numerosi film, soprattutto sotto l’attenta regia di Visconti, che ne esalta l’intenso temperamento interpretativo nei suoi “Senso” (1953), “Il Gattopardo” (1963) e “L’innocente” (1976).
Numerosi sono i lavori radiofonici in EIAR e in Rai, dalla metà degli anni ’30 sino agli anni ’70. Rina Morelli fu protagonista di commedie, radiodrammi e rese celebre la sua figura con la partecipazione a “Gran varietà”, dove duettava con Paolo Stoppa in “Eleuterio e Sempre Tua“.
Per la prosa radiofonica RAI, da ricordare almeno:
- – “Casa di bambola” negli studi Radio EIAR di Roma nel 1942, con Lamberto Picasso;
- – “La bisbetica domata” di William Shakespeare, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 30 maggio 1946;
- – “Antigone” di Jean Anouilh, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 19 giugno 1946;
- – “Favola di Natale” di Ugo Betti, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 19 gennaio 1948;
- – “Il vezzo di perle” di Sem Benelli, regia di Alberto Casella, trasmessa il 23 gennaio 1950;
- – “Giovanna D’Arco” di Charles Péguy, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 15 maggio 1950;
- – “Candida” di George Bernard Shaw, regia di Guglielmo Morandi, trasmessa il 26 febbraio 1951;
- – “L’arpa d’erba” di Truman Capote, regia di Anton Giulio Majano, trasmessa il 22 giugno 1956;
- – “La madre” di Karel Čapek, regia di Alessandro Fersen, trasmessa il 18 novembre 1959.
Negli ultimi anni la Morelli si dedicò, talvolta a fianco dell’amato Paolo Stoppa, all’interpretazione di una serie di sceneggiati, come “Vita col padre e con la madre” (1960), “Antonio Meucci cittadino toscano contro il monopolio Bell” (1970) e “I Buddenbrook” (1971).
Grande consenso ottenne in particolare la sua interpretazione, insieme a Sarah Ferrati, Nora Ricci e Ave Ninchi, de “Le sorelle Materassi” (1972), trasposizione televisiva del romanzo omonimo di Aldo Palazzeschi.
Morì a Roma il 17 luglio del 1976.