David Riondino, nato a Firenze il 10 giugno del 1952, è cantautore, regista, attore, scrittore e, non ultimo, autore e uomo di radio. La sua voce è ben nota in Radio RAI ma anche al pubblico di RSI – Radio Svizzera Italiana per la serie di trasmissioni dal titolo “Il bolero come terapia”.
La sua inesauribile vena di giocoso intellettuale aiuta a rendere interessante argomenti che riguardano la musica, la politica e la società. Il suo passato cinematografico è ricco di esperienze importanti anche se non pare tirarsi mai indietro alla frequentazione di studi radiofonici.
In campo di musica dal vivo sono da sottolineare le sue esperienze come apripista dei concerti di Fabrizio De André con la PFM (Patrick Djivas e Franz Di Cioccio avevano suonato nel suo album d’esordio). Progetti recenti e futuri lo vedono impegnato sempre in radio.
David Riondino è figlio di Luigi Riondino, esponente della avanguardia educativa e amico di eminenti personalità della cultura fiorentina come Primo Conti e Giorgio La Pira.
Comico al teatro Zelig di Milano a soli 22 anni, è tra i fondatori, con la sorella Chiara, del Collettivo Victor Jara, eclettica cooperativa di teatro-musica-animazione. Come verseggiatore satirico collabora con numerose riviste storiche di satira e controcultura, più o meno goliardiche: Tango, Il Male, Cuore, Comix, Boxer e interviene sul quotidiano Il manifesto.
La sua definizione di intellettuale è la seguente: “Una persona fisica, che comunica, che partecipa, che sa trasformare la sua esperienza in qualcosa che serva anche agli altri, che non trasforma il sapere in potere, che ha un’idea sentimentale del comunicare ed è alla ricerca di un nuovo linguaggio”.
In televisione dal 1987 con Lupo solitario e negli anni successivi con Zanzibar, Fuori orario, Aperto per ferie, L’araba fenice, Maurizio Costanzo Show, Quelli che il calcio e Bulldozer.
Romanzo picaresco è il titolo dell’opera del suo debutto a teatro, nel 1989, cui seguono a ruota Chiamatemi Kowalski e La commedia da due lire, entrambe realizzate con Paolo Rossi. L’attività a teatro diventa sempre più centrale nel corso degli anni novanta. Nella stagione teatrale ’93/’94 è in scena con O patria mia, diretto da Giuseppe Bertolucci, accanto a Sabina Guzzanti, Paolo Bessegato e Antonio Catania.
Nel 1996 debutta Solo con un piazzato bianco, recital di e con David Riondino.
Sempre nel 1997 inizia il sodalizio con Dario Vergassola, in teatro e alla radio: in tutta Italia portano I cavalieri del Tornio – Recital per due e Todos Caballeros, gioco intorno al Don Chisciotte della Mancia di Cervantes.
La sua attività a teatro come in radio, al cinema e in televisione continua a integrare e miscelare generi e forme di espressione, dalla poesia alla satira, dalla musica alla letteratura, arti visive e tradizionali, in un linguaggio che chiama “la perfetta commistione tra musica, scrittura e disegno”.
In Radio
dal 2006 a giugno 2012 – Il Dottor Djembè, Radio3, condotto con Stefano Bollani e Mirko Guerrini
nel 2007 – Vasco De Gama, Radio2, condotto con Dario Vergassola